AUF JOSEF NOLDINS SPUREN

Doku-Film: Auf Josef Noldins Spuren - Der Mann der Katakombenschulen

ein Film von Luis Walter
nach dem Buch “ Ich will nicht Gnade, sondern Recht“
von Thomas Benedikter

Mit Rudolf Benedikter und Luis Walter

Drehbuch, Produktion und Regie Luis Walter
Lektorat Walter Cristofoletti
Redaktion Rai Sender Bozen Markus Perwanger
Kamera, Schnitt und Sound Marco Sonna
Kameraassistent in Lipari Elias Raich-Sonna
Produktion 2012 Südtirol, Italien
Format HD 16:9
Dauer 53 Min.

Der Film
Mit Bildmaterial aus der damaligen Zeit und mit nachgestellten Szenen habe ich versucht das bewegte, schicksalhafte Leben von Dr. Josef Noldin im Film zeitrafferartig nachzuzeichnen. Ich bedanke mich bei den beiden Enkeln Noldins, bei Thomas Benedikter, für die Bereitstellung seines Buches „Ich will nicht Gnade, sondern Recht“, Edition Athesia und bei Rudolf Benedikter, der bereit war im Film seinen Großvater darzustellen. Ein Dank an die Rai-Bozen und an die Sponsoren des Films.

Synopsis
Nach dem Untergang der Habsburger Monarchie Österreich-Ungarn (1918) wird Tirol geteilt und Südtirol zu Italien geschlagen. Mussolini hat den Landesteil dem italienisch sprachigen Trentino angegliedert, faschistische Bürgermeister regieren mit Willkür, die deutsche Schule ist abgeschafft.
Ein Rechtsanwalt im südlichsten Dorf Südtirols, Salurn, ergreift die Initiative. Kaum aus sibirischer Kriegsgefangenschaft zurück, organisiert Josef Noldin den Widerstand gegen die Diktatur mit. In seinem Haus in Salurn laufen die Fäden der „Katakombenschule“ zusammen. Aber bald zieht das Regime den „Aufwiegler“ aus dem Verkehr: Konfinierung auf der Strafinsel Lipari-Sizilien. Noldins Tagebuch aus den Jahren der Verbannung zeigt einen Menschen, der unerschütterlich an der Überzeugung festhält, dass das Recht siegen wird. Josef Noldin, gesundheitlich gebrochen aus den Jahren des Widerstandes, stirbt 41-jährig im Dezember 1929. Sein Einsatz für die deutsche Schule in Südtirol bleibt unvergessen.
Aus Thomas Benedikters Buch „Ich will nicht Gnade, sondern Recht“ (Edition Athesia).

Musik
Poco adagio cantabile / „Kaiser“ Quartett op. 76/3/ Joseph Haydn
Violoncello Roland Mittlerer
„Kaiserjager-Marsch“ Karl Mühlberger / Musikkapelle Neumarkt
„Andreas-Hofer-Lied“ L. Knebelsberger/ Musikkapelle Salurn

Archive
Filmarchiv Wien, Filmarchiv Criticalpast/London, Prelinger Archives San Francisco/USA, Noldin-Foto-Archiv Salurn, Foto-Archiv Familie Benedikter, Athesia Verlag Edition „Ich will nicht Gnade, sondern Recht“, Athesia Verlag Edition „Noldin“

Ein Dank an
Dott. Pino La Greca/Lipari, Francesco D’Ambra/Lipari, Irmgard Flies/Bozen

Eine Produktion der Luis Walter-Film in Zusammenarbeit mit
RAI-Sender Bozen, Region Trentino -Südtirol, Autonome Prov. Bozen-Südtirol/Abt. deutsche Kultur, Raiffeisenkasse Salurn,
Gemeinde Salurn, Gemeinde Margreid, Bezirksgemeinschaft Überetsch-Unterland

SULLE ORME DI JOSEF NOLDINS

Doku-Film: Sulle orme di Josef Noldins - L'uomo delle scuole catacombe

Un film di Luis Walter
tratto dal libro “ Ich will nicht Gnade, sondern Recht“
di Thomas Benedikter

Con Rudolf Benedikter e Luis Walter

Sceneggiatura, produzione e regia Luis Walter
Lektorat Walter Cristofoletti
Redazione Rai Sender Bozen Markus Perwanger
Camera, montaggio e suono Marco Sonna
Assistente di Camera a Lipari Elias Raich-Sonna
Produzione 2012 Alto Adige, Italia
Formato HD 16:9
Durata 53 Min.

Ringraziamenti
Dott. Pino La Greca/Lipari, Francesco D’Ambra/Lipari, Irmgard Flies/Bozen

Una produzione Luis Walter-Film in collaborazione con
RAI-Sender Bozen, Regione Trentino-Alto Adige, Provincia Autonoma di Bolzano /Abt. deutsche Kultur, Raiffeisenkasse Salorno, Comune di Salorno, Comune di Magré, Comunità Comprensoriale Oltradige/Bassa Atesina

UN TRAM PER IL FRONTE DELLE DOLOMITI

Doku-Film: Un tram per il fronte delle Dolomiti

un film di Luis Walter
tratto dal libro „Un binario per Fiemme“ di Rolando Cembran

Scritto e diretto da Luis Walter
Camera e montaggio Marco Sonna
Produzione 2012 Südtirol/Alto Adige
Formato PAL Betacam SP
Durata 38 Min.

Sinossi
Il film ripercorre l’avvincente storia della costruzione della ferrovia Ora-Predazzo. Nel 1867 viene inaugurata la linea ferroviaria Verona-Brennero. Le valli di Fiemme e di Fassa vivono principalmente grazie alle risorse del legno, che viene trasportato da cavalli fino a Egna e da qui lungo il fiume Adige verso sud. Così nasce l’idea di creare una ferrovia locale per collegarsi alla rete ferroviaria principale.
Trento propone alla Magnifica Comunità di Fiemme il tracciato Lavis-Val di Cembra-Cavalese-Predazzo. Bolzano però vede nel progetto dei trentini una minaccia ai propri interessi e sottopone alla comunità fiemmese una variante con il tracciato Egna-Cavalese-Predazzo. La disputa tra Bolzano e Trento prende una piega politica e si trascina per anni, senza probabilità di successo.
Nel 1914 viene assassinato a Sarajevo l’erede al trono austro-ungarico. Esplode la polveriera nei Balcani. Scoppia la prima guerra mondiale. Il Tirolo del Sud diventa teatro di guerra con un fronte di 700 km tra i 1500 e i 2800 metri d’altitudine.
Le truppe austro-ungariche e tedesche partono a piedi da Egna ed Ora verso il fronte delle Dolomiti. I rifornimenti avvengono tramite carri trainati da bestiame e alcuni autocarri. Ciò che in 25 anni di pace non è stato possibile realizzare diventa realtà grazie al comando militare austro-ungarico: il genio ferroviario dell’esercito asburgico riceve il compito di iniziare immediatamente la costruzione della ferrovia Ora-Predazzo. I lavori cominciano nel gennaio 1916, dei 6000 lavoratori impiegati 3000 sono prigionieri di guerra.
Il 18 gennaio 1918 il primo treno passeggeri arriva alla stazione di Predazzo. Il 3 novembre 1918 viene proclamato l’armistizio con gli alleati. I cannoni si fermano, e con essi anche la ferrovia della Val di Fiemme. L’ultimo atto è la rimpatriata delle truppe austro-ungariche rimaste. Nel Trattato di Saint-Germain del 1919 viene creato il confine del Brennero. Il Tirolo viene diviso. L’impero austro-ungarico non esiste più. La vecchia Europa è affondata. Inizia una nuova era. La ferrovia della Val di Fiemme passa sotto il controllo delle Ferrovie dello Stato Italiano. Nel 1929 viene elettrificata.
Il 10 gennaio 1963 parte l’ultimo viaggio Ora-Predazzo. La ferrovia non è più necessaria, sui binari adesso cresce l’erba.

Una produzione Luis Walter Film in collaborazione con
RAI-Sender Bozen, Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, Prov. Aut. di Bolzano/Ass. Cultura, Prov. Aut. di Trento/Ass. Cultura, Comunità Territoriale Val di Fiemme, Magnifica Comunità di Fiemme